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A lezione… di catechesi

Ricordate le vostre lezioni di catechesi, quando eravate bambini? Io sì. Ricordo Luciana, la mia catechista, seduta di fronte a noi bambini a raccontarci storie di personaggi dai nomi biblici: Mosè, Noè, Adamo ed Eva. Le schede da colorare. Poi ricordo la preparazione ai sacramenti, la prima confessione, i dieci comandamenti, la prima comunione. Raggiunta l’età dell’adolescenza, poi, la catechesi assumeva un tono diverso, si parlava di Santi e di attualità, di esempi concreti su come vivere il messaggio evangelico nella nostra quotidianità. Erano queste le nostre lezioni di catechesi, ogni mercoledì pomeriggio, in quel palazzo nel centro storico del mio paesino.


Perché condivido con voi questi ricordi? Perché qualche settimana fa ho avuto il piacere di andare personalmente a sostenere le catechiste della Missione di Berna durante un’uscita con i bambini e i ragazzi. Ho sperimentato allora nuovamente ciò che davvero significa trasmettere messaggi profondi ed importanti ai bambini. Perché ai bambini è inutile dire che “la comunione è il corpo di Cristo” perché ti risponderanno – con una semplicità impressionante – “ma è un pezzo di pane!”. E quando tu insisterai dicendo “ma è Gesù che si è fatto pane” loro ti chiederanno, nel tono di voce più normale e naturale che esista “ma se è Gesù, perché lo mangi?”. Una logica di ferro a cui non puoi controbattere e ti senti… disarmato.



Fonte: pexels


Io lì per lì a quel bambino non ho saputo rispondere. Poi però, a casa, ci ho riflettuto a lungo. Perché è anche questo che ci insegnano i bambini: concretizzare, ridurre i concetti complessi in parole semplici. E la semplicità serve a tutti, perché ci riporta a quelle basi senza le quali le grandi riflessioni paiono senza fondamento. Perché mangio? Per nutrirmi, per andare avanti, per ricevere l’energia necessaria per affrontare la giornata. Perché – riprendendo le parole di quel bambino - ho “mangiato” Gesù? Per nutrirmi, per dare energia alla mia anima.


“Ritornare alle basi”, questo è stato l’insegnamento principale della mia giornata di catechesi. Me lo hanno insegnato i bambini, me lo hanno insegnato anche le catechiste che hanno organizzato una specie di “Indovina chi?” nel parco, al fine di far conoscere ai bambini un personaggio importante della Chiesa italiana e universale. Un personaggio che, date le sue qualità straordinarie, viene presentato ai bambini come un… supereroe! Vi ripropongo qui di seguito, brevemente, gli indizi e… vediamo se anche voi riuscite ad individuare rapidamente di chi si parla – senza andare a leggere subito la risposta!

Luca Panarese


Alla ricerca di un supereroe!

Nel mondo ci sono state e ci sono ancora delle persone molto speciali, potremmo dire delle persone con dei superpoteri speciali! Sono a tutti gli effetti dei supereroi che sono pronti a far del bene, a salvare una persona in difficoltà… Pensate che non tutti capivano esattamente cosa, come o perché lo facessero, addirittura c’era che li chiamava “pazzi””. Ora, invece, li chiamiamo santi!

I santi pazzi???? Ebbene sì pazzi d’amore per Dio e per il prossimo! Oggi ne conosciamo uno insieme ma… provate ad individuare chi è! Noi, intanto, vi raccontiamo i suoi superpoteri!


Potere della Natura

Questo Santo è famoso per il suo amore per la natura e per gli animali. Viene spesso raffigurato circondato da uccelli e da altri animali. Questo "super potere" si può collegare a vari episodi della sua vita: in un famoso episodio, Lui predica a un gruppo di uccelli che lo ascoltano attentamente. Questo dimostra la sua connessione unica con tutte le creature di Dio.

Secondo un’altra leggenda, questo Santo riuscì a domare un lupo feroce che terrorizzava la città di Gubbio, trasformandolo in un amico dei cittadini. Il suo superpotere di parlare con gli animali è sicuramente un tratto distintivo di questo santo!


Potere della Povertà e dell’Umiltà

Lui scelse di vivere in povertà assoluta, rinunciando a tutte le ricchezze e privilegi per seguire Cristo più da vicino. Questo "super potere" si manifesta in vari aspetti della sua vita:

Rinuncia alla ricchezza abbandonando la sua vita agiata e le sue ricchezze per vivere in povertà, dimostrando un coraggio e una dedizione straordinari. In seguito, fondò l'Ordine dei Frati Minori, un gruppo di monaci che vivevano in povertà dedicandosi alla predicazione e al servizio dei poveri. Pensate che addirittura riuscì a costruire una chiesa senza soldi solo con l’aiuto delle persone e dei suoi amici. Ma molto di più riuscì a risanare la Chiesa che ai suoi tempi stava perdendo il punto centrale che è Gesù.


Potere della Guarigione e dei Miracoli

Questo Santo è anche associato a vari miracoli di guarigione. Se fosse vissuto oggi, sicuramente sarebbe stato andato in giro a guarire tutte le persone che soffrono nel mondo! All’epoca faceva guarigioni miracolose, come riportano numerosi racconti in cui Lui guarisce i malati, sia con la preghiera che con il semplice tocco delle mani. Era l’unico a stare accanto ai lebbrosi senza avere timore, a confortarli e sostenerli. Uno degli eventi più straordinari della vita di questo Santo, poi, è la ricezione delle stigmate, ovvero le piaghe di Cristo, ricevute durante un periodo di profonda meditazione e preghiera e che sono simbolo del legame stretto tra il santo e Cristo.


Potere della Predicazione e della Pace

Oltre ai poteri che abbiamo elencato prima, Lui era un grande oratore e predicatore, capace di ispirare e convertire molti con un suo semplice motto: “Signore fa di me uno strumento della tua pace”.

Per comprendere meglio questo suo grandissimo superpotere e il suo enorme coraggio, dobbiamo fare un tuffo nel passato. All’epoca era in corso una guerra tra cristiani e musulmani, una guerra chiamata crociata. Questo santo cosa decide di fare? Prende la barca e va dal sultano musulmano con l’intento di promuovere la pace e il dialogo interreligioso. Lui non si recò dal sultano per convertire i musulmani con la forza, bensì per testimoniare la fede cristiana attraverso il dialogo pacifico. Questo incontro rappresenta uno dei primi esempi documentati di dialogo interreligioso. Nonostante le differenze religiose e il contesto del conflitto, il sultano al-Malik al-Kamil lo accolse con rispetto.

Una delle sue preghiere più famose è:


Signore, fa di me uno strumento della tua pace:

dove è odio, fa' che io porti l'amore,

dove è offesa, ch'io porti il perdono,

dove è discordia, ch'io porti l'unione,

dove è dubbio, ch'io porti la fede,

dove è errore, ch'io porti la verità,

dove è disperazione, ch'io porti la speranza,

dove è tristezza, ch'io porti la gioia,

dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.

 

O Maestro, fa' che io non cerchi tanto:

ad essere consolato, quanto a consolare,

ad essere compreso, quanto a comprendere,

ad essere amato, quanto ad amare.

 

Poiché è:

dando, che si riceve;

perdonando, che si è perdonati;

morendo, che si risuscita a Vita Eterna.

 

Potere della creatività

L’ultimo potere di questo grande supereroe è, anch’esso, importantissimo. È il potere della creatività, grazie al quale riesce a semplificare e a rendere belli tutti i messaggi che desidera trasmettere. Per lodare Dio per tutte le sue creazioni, scrive un inno bellissimo, il Cantico delle Creature, che riflette la sua profonda spiritualità e il suo amore per il creato. Tra i doni più belli che ci ha lasciato questo supereroe vi è anche il presepe. È stato lui a mettere in scena per la prima volta un presepe vivente a Greccio. Il suo desiderio era infatti quello di ricreare la scena della Natività di Gesù Cristo in un modo tangibile e accessibile a tutti per rendere la nascita di Gesù più vivida per i fedeli. Chiese quindi al suo amico di allestire una mangiatoia con del fieno e di portare un bue e un asino, come narrato nel Vangelo di Luca. La notte di Natale, la comunità locale si radunò per assistere alla rappresentazione della Natività. Lui, che era diacono, celebrò la messa davanti alla scena.


Sveliamo il mistero

Immagino che con gli indizi fornitici qui sopra non sia stato difficile, per voi, care lettrici e lettori, capire di chi si trattasse: San Francesco d’Assisi. Tutti i superpoteri elencati rimandano al suo operato e ai messaggi che ha mandato all’umanità. Presentare questo Santo e patrono d’Europa ai bambini come un supereroe può sicuramente avvicinarli ai suoi insegnamenti in modo ludico e informativo. Nei film sono i supereroi che salvano il mondo, e sono i Santi che salvano il mondo. “Ma ricordiamoci – queste le parole finali delle catechiste ai bambini – che, come Spiderman era un fotografo, anche San Francesco era una persona normalissima. Entrambi hanno messo in pratica i loro superpoteri al servizio del prossimo. E può farlo ognuno di noi, perché ognuno di noi ha dei superpoteri nascosti. Siamo tutti supereroi!”


Le catechiste

 


 

Articolo apparso sul mensile della Missione Insieme no. 07-08, anno 2024.


La Missione pubblica Insieme, il mensile gratuito, a scopo formativo e informativo, in lingua italiana, in collaborazione con le Missioni di Burgdorf-Utzenstorf-Langenthal, Konolfingen, Solothurn, Thun e Olten.

Il periodico è in formato A4, in quadricromia e tratta tematiche diverse tra cui informazioni sulla Chiesa, sull'Italia, attività delle varie Comunità, problemi emigratori, sociali e politici.

È possibile richiedere l'invio del mensile a casa per posta ordinaria iscrivendosi presso l'ufficio di redazione oppure si può richiedere l'ultimo numero in formato pdf per e-mail.



 




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