È giunto per me il tempo di lasciare Berna e la Comunità della Missione Cattolica di Lingua Italiana per un’altra Comunità.
I trasferimenti sono la conseguenza di una libera scelta fatta per rispondere ad una chiamata del Signore, che continua a chiamare a seguirlo attraverso le circostanze della vita. L’esperienza insegna che ogni trapianto, anche se doloroso, è per una crescita.
Con disponibilità e fiducia mi sto preparando a vivere una nuova tappa della mia vita.
Ho ripercorso in questi giorni con la mente e con il cuore i 16 anni vissuti insieme a voi come Collaboratrice Pastorale nella Missione Cattolica di Lingua Italiana.
Ho vissuto un lungo tratto della mia vita in mezzo a voi e, riandando a questo periodo, vedo persone, volti, emozioni… ed esprimo una commossa gratitudine al Signore e a voi tutti.
Mi avete aiutata, come Comunità, a crescere umanamente e spiritualmente, a consolidare la fedeltà al Signore, ad approfondire il suo amore per la Chiesa nella sua dimensione domestica, quella vissuta nella ferialità degli impegni e nella concretezza delle situazioni, una chiesa incarnata nella vita delle persone, vicina alla gente…. e a ciascuno.
In mezzo a voi ho cercato di essere una donna-suora di preghiera e di comunione nella contemplazione dell’amore di Dio, nella celebrazione Eucaristica quotidiana, nell’ ascolto della Parola e di ciascuno di voi, offrendo attenzione, accoglienza e condivisione sia nei momenti di gioia come in quelli di sofferenza per uno sfogo, una condivisione per superare difficoltà e scoraggiamento, guarire ferite, ritrovare serenità.
Sono stata edificata da tanti di voi – “la classe media della santità” - (papa Francesco) capaci di vivere l’eroismo della fedeltà quotidiana al Signore, alla propria famiglia, capaci di sacrifici e dedizione gratuita, sensibili ai bisognosi e alle necessità degli altri, solidali con chi vive momenti di difficoltà e sofferenza.
C’è un tessuto di valori che permea ancora la nostra realtà ecclesiale che permette di guardare al presente e al futuro con speranza e fiducia.
Ringrazio i molti – non faccio nomi per non dimenticare alcuno – con i quali ho condiviso responsabilità ed impegni, tutti coloro che con discrezione e generosità mi sono stati vicini e mi hanno aiutata nei diversi ambiti della vita della Missione cercando di coltivare rapporti di fiducia, rispetto, cordialità, esempio di testimonianza credibile, nella consapevolezza che il contributo pastorale più efficace è la preghiera e lo spirito di comunione che cerca di fare sintesi di personalità, caratteri e visioni diverse e che antepone il bene della Comunità a tutte le progettazioni personali.
Ringrazio tutti per la benevola accoglienza e stima nei confronti delle Suore di S. Giuseppe che dal lontano 1960 sono state in mezzo a voi e per voi hanno donato tutte loro stesse.
Consapevole delle mie lacune e dei miei limiti mi affido alla benevolenza del Signore e alla vostra comprensione.
Un pensiero riconoscente e un saluto particolare agli ammalati: ho sempre considerato la loro sofferenza un dono prezioso e un contributo insostituibile per la vita della Missione.
Il mio augurio: continuate ad aprire il cuore all’amore che viene dall’alto, gioite del fatto che appartenete a Lui, trasmettete a tutti la sua tenerezza e la sua misericordia, cantate con gioia le meraviglie del Signore.
Vi auguro di saper condividere le energie, le idee, anche le preoccupazioni o le angosce per progettare insieme – in forma sinodale – il cammino dei prossimi anni. Vi auguro di imparare a condividere anche il cammino di fede superando una concezione privata dell’esperienza di Dio.
Il Signore vi ricompensi per la vostra affettuosa accoglienza nei miei confronti. Con un grande abbraccio.
A tutti assicuro la mia preghiera, chiedo al Signore di ricolmare delle sue benedizioni tutti voi, soprattutto i più fragili e bisognosi.
Tante cose cambiano nella vita: cambiano i luoghi, le esperienze, le comunità, i ruoli, le persone… ci conforta il pensiero che qualcosa non viene mai meno: l’amore che il Signore Gesù ha effuso nei nostri cuori e che ci mantiene sempre ed ovunque uniti.
Con questa certezza e con questa speranza parto portandovi tutti nel mio cuore e nella preghiera.
Sr. Albina M. Migliore
Articolo apparso sul mensile della Missione Insieme no. 07-08, anno 2024.
La Missione pubblica Insieme, il mensile gratuito, a scopo formativo e informativo, in lingua italiana, in collaborazione con le Missioni di Burgdorf-Utzenstorf-Langenthal, Konolfingen, Solothurn, Thun e Olten.
Il periodico è in formato A4, in quadricromia e tratta tematiche diverse tra cui informazioni sulla Chiesa, sull'Italia, attività delle varie Comunità, problemi emigratori, sociali e politici.
È possibile richiedere l'invio del mensile a casa per posta ordinaria iscrivendosi presso l'ufficio di redazione oppure si può richiedere l'ultimo numero in formato pdf per e-mail.
Comments